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Araceli, 60 anni di pellicole che guardano alla qualità

In questa rinata sala c’è la storia dei cineforum della città
In questa rinata sala c’è la storia dei cineforum della città
In questa rinata sala c’è la storia dei cineforum della città
In questa rinata sala c’è la storia dei cineforum della città

Enzo Pancera VICENZA Il Cinema Araceli riapre i battenti domani e dà inizio, col film francese “Toglimi un dubbio”, al flusso del FilmFest che durerà fino alla primavera 2019. Quest'anno la sala, orgogliosamente fedele alle sue origini parrocchiali, festeggia i 60 anni d' attività nell'attuale collocazione. La storia del cinema è più antica: funzionava con largo seguito in Borgo s. Lucia quando, non esistente la chiesa Araceli in Cristo Re di Borgo Scroffa, il tempio di riferimento era S. Maria in Araceli, una bellezza barocca che allora si attribuiva al Borella ma sarebbe stata restituita al Guarini. Il cinema è demolito nei '50 per far posto al Seminario Minore poi divenuto in gran parte dépendance ospedaliera. Dal 1958 la sala attuale ha attirato grandi folle, allora soprattutto con i film in costume (peplum) sfornati dalla Hollywood sul Tevere (al pomeriggio domenicale biglietto dimezzato per chi avesse ricevuto la benedizione eucaristica alle "infunsiòn"). Per il 60° il FilmFest si è impreziosito con due cadeaux: i documentari d'arte della benemerita Magnitudo-Chili in cartellone da ottobre (imperdibile Palladio di Giacomo Gatti, allievo e collaboratore di Ermanno Olmi, sui "palazzi del potere" sparsi nel mondo su modello palladiano; da non trascurare tutti gli altri), e l'aggancio (ottobre-novembre) con Luso!, festival itinerante del Nuovo Cinema Portoghese, attivo anche dopo la scomparsa del geniale ultracentenario Manoel de Oliveira come dimostreranno i registi lusitani che verranno a presentare le loro opere. Il resto del programma (55 film in cicli dall’inventiva simpaticamente estemporanea) attira con pellicole di qualità come il vincitore di Cannes 2018 Un affare di famiglia di Kore'eda (con cui il FilmFest entra nel vivo il 18 settembre dopo la pausa dal 7 al 17 per la sagra parrocchiale), BlacKkKlansman di Spike Lee, Papa Francesco: un uomo di parola di Wim Wenders. Non mancano recuperi della memoria (Titanic), film di talenti locali (Al dio ignoto di Rodolfo Bisatti, Resina di Renzo Carbonera), pellicole in viaggio per la Mostra di Venezia (Capri-Revolution di Martone, Una storia senza nome di Andò).Si entra con biglietto singolo (€ 6, ridotto 5) e cumulativo (30 film € 75, 20 € 60, 10 € 37). Il parcheggio dietro il cinema è disponibile fino ad esaurimento posti. Tutte le informazioni su www.araceli.it/cinema e pagina facebook. •

Enzo Pancera

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