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Quadarella, Codia e Panziera L’Italia saluta con altri tre ori

Margherita Panziera oro nei 200 dorsoSimona Quadarella regina dello stile libero: oro nei 400,  800 e 1500
Margherita Panziera oro nei 200 dorsoSimona Quadarella regina dello stile libero: oro nei 400, 800 e 1500
Margherita Panziera oro nei 200 dorsoSimona Quadarella regina dello stile libero: oro nei 400,  800 e 1500
Margherita Panziera oro nei 200 dorsoSimona Quadarella regina dello stile libero: oro nei 400, 800 e 1500

GLASGOW L’Italnuoto saluta gli Europei di Glasgow da regina: ancora tre ori nell’ultima giornata al Tollcross International Swimming Centre di Glasgow e la consapevolezza che, in chiave Tokyo2020, il movimento azzurro è più forte che mai: 22 podi, vale a dire 6 ori, 5 argenti e 11 bronzi. La corsia numero otto evidentemente porta fortuna agli azzurri e, dopo il terzo posto da «ripescato» di Federico Burdisso nei 200 farfalla, aiuta a riscrivere una pagina di storia del nuoto italiano. Piero Codia sorprende tutti i suoi avversari, ed è strepitoso oro con il record italiano di 50“64. Un trionfo storico per il nuoto italiano che nella specialità aveva collezionato solo il bronzo di Rivolta a Debrecen 2012. E super anche Margherita Panziera che domina i 200 dorso, diventando la prima donna italiana a scendere sotto i 2’07“. Ma l’oro più prestigioso, perché arriva dopo altri due trionfi, è di Simona Quadarella che conclude un europeo fantascientifico con l’oro nei 400 stile libero, dopo aver sbaragliato la concorrenza negli 800 e nei 1500. La 19enne di Roma, bronzo mondiale a Budapest 2017 e alle Universiadi di Taipei negli 800 e nei 1500, tocca in 4’03“35, primato personale. All’arrivo la romana, tesserata per Fiamme Rosse e CC Aniene, è incredula, come il suo allenatore Christian Minotti: «L’obiettivo dei 400 alla vigilia era il podio, al massimo», afferma Quadarella, che sale al secondo posto tra le performer italiane, scavalcando Diletta Carli (4’05“49), «l’oro significa che non ho limiti adesso e che ne ho superati molti qui a Glasgow: in passato avevo problemi a interpretare i 400. Il tempo è straordinario non pensavo di poter nuotare un 4’03“ dopo una settimana molto dura fisicamente e mentalmente». Bene anche Andrea Vergani, per lui un magnifico bronzo nei 50 stile libero. Il 21enne milanese, tesserato per Canottieri Vittorino da Feltre, si prende la medaglia in 21“68, dopo aver nuotato il primato italiano di 21“37 in semifinale e che aveva cancellato il 21“64 siglato da Marco Orsi, e abbassando notevolmente il primato personale di 21“70 nuotato agli assoluti di Riccione per il titolo. «Il tempo non mi è piaciuto molto, ho commesso anche un errore in partenza», racconta Vergani, allenato da Gianluca Caspani. E Arianna Castiglioni ci ha preso il gusto e, dopo il bronzo nei 100 rana (1’06“54) come a Berlino 2014, si concede un meraviglioso bis nei 50. La 19enne di Busto Arsizio, che aveva stampato in batteria il record italiano di 30“33 (30“40 in semifinale) eguagliando il precedente siglato ai mondiali di Budapest, tocca in 30“41 che vale comunque la quarta prestazione personale di sempre. Super pure Giulia Gabrielleschi, 22enne pistoiese, che ha vinto la medaglia d’argento nella 10 km di fondo Finale amara, invece, per la staffetta azzurra 4x100 mista femminile: Zofkova, Castiglioni, Di Liddo e Pellegrini chiudono quarte in 3’57“00, in una gara vinta dalla Russia con il nuovo record dei campionati(3’54“22). L’Italia torna a casa con il terzo posto nel ranking, alle spalle solo di Russia e Gran Bretagna. •

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