<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Migranti a Perarolo L’obiettivo è chiudere

L’ex locanda Gambin che ospita alcuni migranti. ARCHIVIO
L’ex locanda Gambin che ospita alcuni migranti. ARCHIVIO
L’ex locanda Gambin che ospita alcuni migranti. ARCHIVIO
L’ex locanda Gambin che ospita alcuni migranti. ARCHIVIO

«Il nostro obiettivo è chiudere il centro di accoglienza di Perarolo, perché ha un impatto notevole sulla frazione, i migranti rappresentano praticamente il 10 per cento della popolazione residente e lì non hanno possibilità di integrazione». L’assessore alla sicurezza e all’ambiente di Arcugnano, Gino Bedin, ha risposto così in consiglio comunale all’interrogazione presentata dall’ex sindaco Paolo Gozzi, della lista civica “Siamo Arcugnano”, in merito alla situazione dei migranti, che in paese sono arrivati due anni fa, per decisione della Prefettura, ospitati nella struttura di accoglienza, ex locanda Gambin a Perarolo, ora gestita dalla società “Insieme” di Chioggia e affidata alla cooperativa “Con Te”. L’interrogazione dell’ex sindaco Gozzi chiedeva quali sono i rapporti in essere tra Comune e i due enti che gestiscono la struttura, la durata del contratti di locazione dell’immobile, il numero dei migranti presenti, l’eventuale destinazione dei migranti in caso di trasferimento e i costi, sia diretti che indiretti, che l’Amministrazione comunale ha dovuto sopportare per la loro accoglienza. «Attualmente a Perarolo sono ospitati 37 richiedenti asilo – ha spiegato l’assessore Bedin – per quanto riguarda il Comune non esiste alcun rapporto con la proprietà immobiliare del centro di accoglienza e non ci sono contratti in essere». «Non conosciamo la durata degli accordi per la gestione della struttura - ha proseguito l’assessore -, il contratto di locazione è una questione tra privati, così come trasferimenti e destinazioni dei migranti, che fanno capo alla cooperativa Con Te». La presenza in paese di questi richiedenti asilo comporta dei costi contenuti per il Comune: «Per quanto riguarda i costi diretti non ne abbiamo - ha infatti spiegato l’assessore -, di indiretti la spesa relativa al dipendente che accompagna i migranti a lavorare, quando svolgono servizi per il Comune. Dal Ministero però per l’ospitalità concessa abbiamo ricevuto 23 mila euro di contributo lo scorso anno e altri 23 mila nel 2018». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

Suggerimenti