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Matteo è fuori pericolo «Non sa nulla di Enrico»

Il cartello stradale contro cui si è schiantata la motoEnrico Marcadella, la vittima
Il cartello stradale contro cui si è schiantata la motoEnrico Marcadella, la vittima
Il cartello stradale contro cui si è schiantata la motoEnrico Marcadella, la vittima
Il cartello stradale contro cui si è schiantata la motoEnrico Marcadella, la vittima

È uscito dalla rianimazione Matteo Basso, il giovane 21enne di Stroppari di Tezze rimasto ferito nell’incidente stradale costato la vita a Enrico Marcadella, 22 anni tra poche settimane, pure lui tedaroto. Matteo, però, ancora non sa che l’amico fraterno non c’è più: non ricorda nulla e pertanto i famigliari e i medici lo assistono cercando di prepararlo al meglio per quando arriverà il momento di conoscere la verità. L’incidente è avvenuto a Rosà, nella notte tra giovedì e ieri, mentre i due giovani erano in sella alla moto Husqvarna guidata dalla vittima. «Mio figlio è ancora sotto choc – racconta Graziano, il papà di Matteo – sta migliorando ed è stato trasferito in ortopedia. Quello che mi preoccupa è l’aspetto psicologico: ancora non sa che l’amico non c’è più. Matteo è ancora convinto di essersi trovato sulla moto di Manuel e non ricorda di essere stato il passeggero di Enrico. Ora confido molto su tutti i suoi amici, sulla sua grande compagnia, perché mio figlio avrà bisogno di loro». La famiglia di Matteo è stata avvisata dell’incidente dalla telefonata della mamma di un’amica comune. «La signora mi ha detto “Matteo parla” - continua il papà – ma non si capiva davvero come stesse. Ora posso dire che gli è andata bene, anche se sono distrutto per Enrico». È una grande compagnia, quella di Enrico e Matteo, composta da una ventina di ragazzi. Si chiamano “Quei dea brenta” e sono giovani con tanta voglia di divertirsi. «Matteo è uno tranquillo – interviene Manuel Malini – e vederlo in ospedale, così agitato, fa male. Ma non sa ancora niente e non possiamo dirglielo: andiamo in tanti a trovarlo, senza dirgli ancora la verità. Per andare al torneo a Nove era salito sulla mia moto – conclude - ma per trasferirsi all’appuntamento al Civico 130 ha scelto invece di farsi accompagnare da Enrico, dall’amico che conosceva la moto come sé stesso». A Tezze c’è grande cordoglio per Enrico Marcadella, ricordato come un ragazzo solare, buono e generoso. «Enrico era un grande a guidare la moto, da sempre – aggiunge, incredulo, Alberto Cecchin, un altro amico –. La moto al lavoro, la moto anche a casa: le sue giornate duravano più delle mie perché sapeva essere ovunque. Ora non posso che ricordarlo col sorriso sul viso». Venerdì, al “9 Summer Beach” a Nove, in memoria di Enrico, è stato fatto un minuto di silenzio: lui che, solo l’anno scorso, si era aggiudicato il “Premio simpatia 2017”. • © RIPRODUZIONSERVATA

E.R.

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