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Pozzoleone

Uccide la moglie
in camera da letto
e si toglie la vita

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La coppia trovata senza vita
La coppia trovata senza vita
Pozzoleone omicidio-suicidio (CECCON)

POZZOLEONE. Ha voluto portare la moglie nell'abisso della sua depressione sino all'epilogo tragico per entrambi:  Joel Bradley Kinser, 43 anni, ex soldato americano della base Ederle di Vicenza, ha ucciso la moglie Leila Gakhirovan Kinser, 39 anni, nella loro villetta di Pozzoleone e poi si è tolto la vita. La scoperta è stata fatta nel pomeriggio di lunedì 2 aprile grazie all'allarme dato dal sacerdote della base Setaf, preoccupato per la mancata risposta dell'uomo alle sue chiamate. Il prete sapeva che il 43enne, originario di Boston, attualmente a contratto per una ditta esterna, soffriva da tempo di depressione e aveva più volte detto di volersi togliere la vita. Aveva cercato di stargli vicino, di confortarlo, di allontanare dalla sua mente i pensieri autodistruttivi.

 

Quando i carabinieri della Setaf e poi i colleghi del nucleo investigativo di Vicenza e Thiene sono entrati nella villetta a schiera in cui la coppia abitava, attorniata dalle abitazioni di altre famiglie di soldati americani, si sono trovati davanti ad una scena che lasciava poco spazio a dubbi. La donna, di origini orientali, era distesa a letto senza apparenti segni di violenza. Il marito è stato trovato sgozzato, in un lago di sangue sul pavimento del bagno.

 

Sin dall'inizio l'ipotesi più accreditata da parte degli investigatori è stata quella dell'omicidio-suicidio: 
l’uomo avrebbe ucciso la moglie soffocandola nel sonno e poi si sarebbe tolto la vita tagliandosi di netto la gola. A parlare sono proprio le ultime parole che l’ex soldato è riuscito a tracciare con il suo sangue su un post-it appiccicato sulla porta della camera da letto prima di morire: «I'm sorry», quasi a chiedere perdono per quanto fatto. 

 

Sul posto si è recato il pm Claudia Brunino, lo stesso magistrato che nell'aprile di due anni fa a Poiana di Granfion si occupò dell’omicidio dell’agente immobiliare Monica De Rossi, 47 anni, con una sola coltellata alla schiena inferta dall’ex fidanzato Davide Tomasi, 38 anni. La donna era stata attirata da Tomasi, che non accettava la fine della loro relazione, nella villetta con la scusa di voler comprare casa. Dopo l’omicidio l’uomo aveva ingerito dei farmaci per tentare il suicidio, ma era stato trovato solo addormentato dagli investigatori.

 

Nel frattempo dai primi rilievi è emerso che l’omicidio della donna da parte del marito potrebbe risalire al giorno di Pasqua, mentre non è escluso che il suicidio dell’uomo sia avvenuto in un secondo tempo, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, come proverebbero i vari tagli non mortali riscontrati dai carabinieri sul suo cadavere.  

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