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La conferenza stampa

Ira Zaia: «Vaccini, taglio Pfizer è vergognoso: la campagna è a rischio»

Zaia punto stampa 18 gennaio 2021

Luca Zaia in diretta oggi, lunedì 18 gennaio 2021, per gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza Covid in Veneto. In queste ultime ore ha fatto molto discutere il calo delle forniture di vaccini deciso da Pfizer: tra le Regioni più penalizzate c'è proprio il Veneto.  

 

LA DIRETTA

 

I DATI

«I positivi sono 998, il 5% dei tamponi eseguiti. In 18 giorni 400 ricoverati in meno. Altri 47 decessi, superata la soglia degli 8.000 morti».

«Dati in calo, ma non dobbiamo esultare. Anzi, noi siamo preoccupati. Il Covid ci ha già abituato a cambi repentini. Dobbiamo continuare a rispettare le regole, in primis evitare gli assembramenti. E se si va in casa di persone non conviventi va tenuta la mascherina. Altro che zona gialla o arancione. Evitare gli assembramenti e portare la mascherina».

 

VACCINI, TAGLIO VERGOGNOSO: A RISCHIO ANCHE I RICHIAMI

«È vergognoso quanto sta accadendo. Non puoi fare un piano di forniture, che si traduce in un piano vaccinale, in appuntamenti fissati e in organizzazione, e che ci venga detto che vengono sospese forniture del 53%. Così non funziona. Se vedo la distribuzione a livello nazionale, alcune regioni hanno tagli zero, altre moderati, di certo non invasivi, e altre, come il Veneto, sono letteralmente azzoppate. Se venisse messa in discussione la fornitura della prossima settimana, anche solo di un vaccino, noi non riusciremo più a vaccinare. Non è possibile che alcune regioni siano costrette a sospendere le vaccinazioni. Anche i richiami sono a rischio. Questa settimana con due-tre accorgimenti potremmo attutire questo grave danno, ma stiamo parlando solo di richiami. La campagna vaccinale è sospesa di fatto, un "buco" di una settimana. Se la prossima settimana non arrivano le dosi programmate non si vaccina nemmeno per i richiami».

«Vorrei capire come ha deciso Pfizer di distribuire e togliere i vaccini. Noi non abbiamo fatto contratti con Pfizer, quindi siamo parte lesa ma non controparte giuridica: spero vivamente che a livello nazionale si vada giù duri e pesanti e di adire le vie legali su una questione come questa». 

 

SCUOLE, C'È UN RICORSO CONTRO LA CHIUSURA FINO AL 31

«Ci rifiutiamo di far partire una guerra fra poveri. Non c'è il partito di chi vuole la scuola aperta e chi no. Chiudere la scuola è una sconfitta, ma noi dobbiamo garantire la salute dei cittadini».

Il parere del Cts sulla riapertura delle scuola «smantella di fatto la costituzione delle zone, bisogna rivedere tutto questo modello» ha detto Zaia. «Stasera - ha annunciato - avremo una riunione dei Presidenti delle Regioni, parleremo di questo tema cercando di capire come questo parere si inserirà. Di certo rivedremo la nostra ordinanza solo se la situazione sanitaria lo consentirà». 

Il verbale del Cts, ha poi riferito Zaia «dice che il ministro ha chiesto un parere, e le riaperture delle scuole "sembrano relativamente sicure" se rispetti le regole. Il Cts pensa che l’incremento sia comunque contenuto però vi siano "significative differenze" per la situazione epidemiologica delle regioni. Aspettiamo se esce un’ordinanza del Ministero».

Sulla chiusura delle scuole in Veneto fino al 31 gennaio, Zaia ha reso noto che «è stato presentato un ricorso al Tar, è un diritto in democrazia, dopodiché vedremo qual è il testo di questo ricorso. Immagino sia sulla falsariga di quelli della Lombardia e del Friuli Venezia Giulia. La situazione è fluida. C’è chi pretende di andare a scuola, ma c’è anche una "foresta silenziosa" convinta che riaprire sia rischioso». 

 

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