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predazione a erbezzo

Sbranata la cagnolina Bibi: «Sono stati i lupi, l'hanno divorata in un istante»

di Lorenza Costantino
La famiglia Massella vive in contrada Staffor: «Aggredita sotto casa, davanti al nostro garage»
La cagnolina Bibi, quel che è rimasto di lei (un ciuffo di peli) e il luogo dell'attacco, davanti al garage della famiglia
La cagnolina Bibi, quel che è rimasto di lei (un ciuffo di peli) e il luogo dell'attacco, davanti al garage della famiglia
Lupi, sbranata a Erbezzo la cagnolina Bibi (Costantino)

Qualche ciuffo di pelo nero sparso sull’erba, un pezzo di coda, e una zampa per metà scarnificata. Questo è tutto ciò che resta della loro cagnolina Bibi: una meticcia nera di dieci anni e una decina di chili. La famiglia Massella, che vive a Erbezzo, in contrada Staffor, non ha dubbi: «Sono stati i lupi. Hanno attaccato Bibi sotto casa nostra, davanti al garage, e poi l’hanno divorata poco distante».

Le aggressioni di cani da parte dei lupi sono piuttosto inusuali

I predatori prediligono puntare su animali più grossi e sostanziosi. Ma casi rari, affermano le persone del posto, si sono già verificati. A preoccupare maggiormente – oltre al dolore per la perdita di quella che era considerata a pieno titolo un membro della famiglia – è «la vicinanza alle case».

Il fatto risale a domenica scorsa. Era ormai sera. I Massella, che abitano a pochi passi dalla propria azienda agricola, con 45 mucche da latte, capre e altri animali da cortile, si sono resi conto della sparizione di Bibi: una delle loro due cagnoline da compagnia, oltre all’altra di tre anni, Kiwi.

Le due cagnoline, pur passando buona parte della giornata all'aperto, non si allontanavano mai sole dal cortile di casa, spiegano papà Gabriele, allevatore, e la figlia Giulia, 22 anni. La notte sono sempre state fatte rientrare. «Quella sera, mia figlia Giulia era via e doveva ancora tornare. Quindi, rincasando dalla stalla intorno alle 20.30, ho lasciato aperto il portone del garage, in modo che fosse lei, poco più tardi, a portare dentro Bibi e Kiwi. I due cani erano qui in cortile, come al solito. Nel frattempo io sono salito a lavarmi e a cenare».

Prosegue Giulia, 22 anni: «Quando sono tornata, verso le 21, ho trovato Kiwi rannicchiata in un angolo, stranamente tremante e spaventatissima. Bibi invece non c’era. Per un momento ho sentito guaire in direzione del bosco, poi più nulla. L’ho chiamata. Ho cercato per due ore, tutt’intorno e dentro il garage. Niente. Ormai era buio e non si poteva fare altro».

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Il macabro ritrovamento

Ma i giorni successivi, pur ostacolati dal cattivo tempo, papà Gabriele e Giulia, oltre agli altri familiari e al fidanzato di lei, hanno perlustrato tutta la zona, dalla contrada al bosco. Senza esito. Fino a mercoledì, quando è stata proprio Kiwi a guidarli con il suo fiuto fino a un centinaio di metri da casa, poco distante da altre stalle.

E lì hanno fatto la brutta scoperta: «Purtroppo, non ci sono dubbi che fossero i resti di Bibi», dicono amaramente i Massella. «Abbiamo mille attenzioni per il nostro bestiame, sorvegliandolo, tenendolo vicino alla stalla e accendendo i fari di notte. Non ci aspettavamo, però, di perdere il cane. Per noi è un duro colpo».

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