VICENZA. Il Centro funzionale decentrato della Regione Veneto ha emesso oggi pomeriggio un nuovo avviso nel quale dichiara, per lunedì 29 e martedì 30 ottobre, relativamente al bacino idrografico B "Alto Brenta - Bacchiglione - Alpone" di cui fa parte anche il territorio di Vicenza, lo stato di allarme per possibili criticità idrauliche e idrogeologiche.
Dopo le precipitazioni diffuse previste fino a domani e un'attenuazione dei fenomeni nella notte tra domenica e lunedì, sono infatti attese nuove piogge anche molto abbondanti sui rilievi e la fascia pedemontana, neve sopra ai 2.200 metri, piogge consistenti sull'alta pianura e possibili rovesci e temporali ovunque. L'amministrazione comunale segue costantemente l'evoluzione della situazione, pronta ad attivare il Coc, Comitato operativo comunale, per la gestione di eventuali emergenze. La protezione civile comunale è a sua volta pronta ad intervenire in caso di necessità.
In relazione alla prevista entità dell’ondata di maltempo che ha iniziato a interessare il Veneto, il presidente Luca Zaia ha istituito e attivato una specifica unità di crisi, affidandone il coordinamento all’assessore alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin. L’unità è stata convocata per domani mattina, domenica 28 ottobre, alle 10 nella sede della Protezione Civile a Marghera. Ne fanno parte tutti gli Enti e le strutture anche solo ipoteticamente coinvolte in caso di eventuale, particolare crisi come, ad esempio, i prefetti della regione, i vigili del fuoco, L’Anci e L’Upi (Comuni e Province), i Consorzi di bonifica, l’Anas, Veneto Strade, l’Enel, Terna, il Centro regionale urgenza emergenza della sanità, dirigenti e tecnici di tutte le Direzioni regionali interessate.
Già ieri, il Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto aveva dichiarato a partire dalle 9 di oggi, lo stato di "allarme" per possibili criticità idrogeologiche sulla rete secondaria dei bacini idrografici VENE-A (Belluno) – Alto Piave e VENE-H (Belluno e Treviso) – Piave Pedemontano.
Stato di "preallarme" è stato dichiarato anche per la rete idraulica secondaria del bacino VENE-B Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone e VENE-G Livenza, Lemene e Tagliamento.
Stato di "attenzione" infine per gli altri bacini idrografici, tranne che per il bacino VENE-D Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco a Basso Adige.
L’allerta, con relativa fase di attenzione, riguarda anche i venti forti sulla costa veneta e sulla pianura limitrofa, sulle zone montane e in quota.