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Dopo il referendum

Mattarella a Renzi
«Prima la manovra
poi le dimissioni»

Un'ora di colloquio tra Renzi e Mattarella
Un'ora di colloquio tra Renzi e Mattarella
Un'ora di colloquio tra Renzi e Mattarella
Un'ora di colloquio tra Renzi e Mattarella

ore 20.04 MATTARELLA CHIEDE A RENZI DI RINVIARE LE DIMISSIONI A DOPO LA MANOVRA. «Il Presidente della Repubblica, considerata la necessità di completare l’iter parlamentare di approvazione della legge di bilancio onde scongiurare i rischi di esercizio provvisorio, ha chiesto al Presidente del Consiglio di soprassedere alle dimissioni per presentarle al compimento di tale adempimento». lo si legge in una nota del Quirinale al termine dell’incontro al Quirinale tra Mattarella e Renzi.

 

ore 20 Il Presidente del Consiglio, in apertura della seduta del Consiglio dei ministri, ha informato i ministri della sua intenzione di salire al Quirinale ad annunciare le dimissioni, dopo il voto negativo che il referendum costituzionale ha fatto registrare ieri. Lo rende noto Palazzo Chigi. Quindi, ha ringraziato i titolari dei dicasteri per la collaborazione e lo spirito di squadra dimostrati in questi anni di Governo. Infine, ha lasciato Palazzo Chigi per recarsi dal Capo dello Stato.

 

ore 18.50 È cominciata a Palazzo Chigi la riunione del consiglio dei ministri dopo l’esito del referendum.

 

ore 14.01 COSA SUCCEDE DOPO LE DIMISSIONI DI RENZI? Il Presidente della Repubblica Mattarella ha ora il compito di capire se esiste un altro nome a cui la maggioranza del Parlamento è disposta a dare la fiducia per creare un nuovo governo. Potrebbe essere un nome più tecnico, come il ministro dell’Economia Padoan, o più politico, come il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Ma qui entriamo nel campo delle supposizioni. Di certo sarà un nome fra le fila del Pd che mantiene la maggioranza in Parlamento. Mattarella dunque, in nome della stabilità, darà il via alle consultazioni per sondare gli umori, al Quirinale sfileranno leader di partito e capi dei gruppi parlamentari.

Nel caso si trovasse un nome su cui far convergere i consensi, si darà il via ad un nuovo governo che anche in questo caso potrebbe essere di diversa natura: un esecutivo con pieni poteri che arrivi fino a fine legislatura, oppure che abbia il compito solo di approvare la finanziaria e modificare la legge elettorale per andare ad elezioni anticipate. La legge elettorale è un altro grande nodo delle prossime settimane. Al momento per la Camera è in vigore l’Italicum, su cui però si attende un giudizio della corte Costituzionale, per il Senato il Porcellum con le modifiche imposte dall’Alta corte.

Se una volta finite le consultazioni il presidente Mattarella non trovasse una maggioranza per formare un nuovo governo, l’unica alternativa costituzionale resterebbe lo scioglimento delle Camere con le elezioni anticipate. (VOTA IL SONDAGGIO DEL GDV)

 

ore 13.44 MATTARELLA: «CI SONO SCADENZE DA RISPETTARE». «Vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all’altezza dei problemi del momento». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo avere incontrato, in via informale, il premier Matteo Renzi.

«L’alta affluenza al voto, registratasi nel referendum di ieri, è la testimonianza di una democrazia solida, di un Paese appassionato, capace di partecipazione attiva - ha aggiunto -. L’Italia è un grande Paese con tante energie positive al suo interno. Anche per questo occorre che il clima politico, pur nella necessaria dialettica, sia improntato a serenità e rispetto reciproco».

 

ore 13  RENZI DA MATTARELLA. Il premier Matteo Renzi si è recato questa mattina al Quirinale per un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il coloquio, secondo quanto si apprende, sarebbe durato circa un’ora. Al termine dello scambio di vedute, il presidente del Consiglio ha fatto rientro a Palazzo Chigi per proseguire gli incontri con i ministri, in attesa della riunione del Consiglio dei Ministri.

 

ore 8 Partenza contrastata per le Borse. L’effetto referendum si sente sui mercati azionari in particolare Milano che lascia sul terreno quasi l’1%. Lieve calo anche a Madrid con l’Ibex 35 in flessione dello 0,20%. In territorio positivo gli altri principali mercati. Londra avanza dello 0,20% e parigi dello 0,40%. Tonica Francoforte con il Dax in rialzo dell’1%.

 

ore 2.05 AFFLUENZA REGIONE PER REGIONE 

PIEMONTE 72.03

VALLE D’AOSTA 71.90

LOMBARDIA 74.21

TRENTINO ALTO ADIGE 72.22

VENETO 76.67

FRIULI VENEZIA GIULIA 72.50

LIGURIA 69.73

EMILIA ROMAGNA 75,91

TOSCANA 74.45

UMBRIA 73.43

MARCHE 72.84

LAZIO 69.18

ABRUZZO 68.73

MOLISE 63.91

CAMPANIA 58.87

PUGLIA 61.71

BASILICATA 62.86

CALABRIA 54.45

SICILIA 56.65

SARDEGNA 62.43

ore 2.01 AFFLUENZA ITALIA 68,48%. È stata del 68,48% l’affluenza definitiva alle urne in Italia per il referendum. Lo si rileva dal sito del Ministero dell’Interno.

 

ore 1.40 D'Alema: «Irresponsabile andare al voto». «Il Capo dello Stato darà l’incarico a una personalità che lavorerà a misurare le disponibilità per un governo necessario al paese. Si dovrà verificare il senso di responsabilità delle forze politiche e credo che ci sia una maggioranza in Parlamento che non intenda favorire lo scioglimento irresponsabile delle Camere. Andare a votare ora sarebbe irresponsabile anche perchè la Consulta deve ancora pronunciarsi sull’Italicum. E mi auguro che l’assunzione di responsabilità possa essere la più ampia possibile». Lo afferma Massimo D’Alema.

 

ore 1.12 Di Maio: «Uomo solo al comando non esiste più». «Oggi ha perso la casta al potere. Ha perso l’arroganza al potere da cui impareremo tante cose nella formazione della nostra squadra di governo e del nostro programma. Da domani saremo al lavoro sul governo dei Cinque Stelle, coinvolgeremo le energie e le persone libere che vorranno partecipare. L’uomo solo al comando non esiste più ma i cittadini che governano le istituzioni». Lo afferma Luigi Di Maio, nel corso di una conferenza stampa alla Camera commentando voto referendum.

 

ore 1.06 GRILLO: «ORA AUGURIAMO BUON LAVORO A MATTARELLA». «Auguriamo buon lavoro al Presidente Mattarella in questo momento cruciale. Come prima forza politica del Paese siamo disponibili a fare tutti i passi necessari per arrivare alle elezioni politiche». Così Beppe Grillo sul suo blog.

 

ore 00.37 RENZI TELEFONA A MATTARELLA. Il premier Matteo Renzi ha telefonato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, una volta confermato l’esito negativo del referendum, prima della conferenza stampa in cui ha annunciato le dimissioni.

 

ore 00.22 RENZI: «VOTO INEQUIVOCABILE, HO PERSO IO». Il popolo italiano «ha parlato in modo inequivocabile chiaro e netto». Lo dice il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi. 

«Il no ha vinto in modo straordinariamente netto, ai leader del No congratulazioni e augurio di buon lavoro nell’interesse del Paese dell’Italia e degli italiani». «Ho perso io e mi assumo la responsabilità della sconfitta. L’esperienza del mio governo finisce qui»» 

 

ore 0.08 Il tweet del premier Renzi. «Grazie a tutti, comunque. Tra qualche minuto sarò a in diretta da Palazzo Chigi. Viva l’Italia!Pd arrivo, arrivo». Così Matteo Renzi su twitter.

 

 

ore 23.49 Prima proiezione, Sì 40,8% No59,2%. In base alla prima proiezione Emg per La7 sul referendum, con una copertura del 10%, il Sì si attesta al 40,8%, il no al 59,2%.

 

ore 23.40 La festa dei 5 Stelle. «Felice per la grande partecipazione. L’Italia c’è!». E’ quanto scrive su Twitter il deputato M5s Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, che su Facebook invita «tutti gli amici del Movimento 5 Stelle della Campania», ad «aspettare i risultati definitivi del referendum a Napoli in via Port’alba 28. Vi aspettiamo tutti qui!».

 

ore 23.25 Sconfitta di Renzi è breaking news nel mondo. È breaking news in tutto il mondo la notizia della vittoria del "No" all’uscita dei primi exit poll al referendum costituzionale in Italia. El Pais titola «Renzi perde il referendum», Sky News commenta con un tweet: «Renzi ha perso un referendum chiave». Il britannico Guardian scrive «vittoria per la campagna del No», mentre la Bbc sottolinea che il presidente del Consiglio ha perso «con largo margine». Anche France 24 dà la notizia, che le agenzie hanno immediatamente rilanciato, dalla tedesca Dpa («Gli italiani danno un colpo a Renzi»), alla France Presse, alla Reuters.

 

ore 23.15 Salvini: «Vittoria del popolo contro i poteri forti». «Sfidiamo la scaramanzia e osiamo perchè se vittoria sarà, sarà vittoria di popolo contro i poteri forti di tre quarti del mondo». Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo subito dopo gli exit poll.

 

ore 23.10 Primi dati affluenza definitiva oltre il 68%. Secondo i primi dati arrivati al Viminale (relativi al 10% dei comuni, circa 800 su un totale di 7.998) l’affluenza alle urne alla chiusura dei seggi in Italia per il referendum va attestandosi sopra il 68%. Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno.

 

ore 23 Primi exit poll, No in netto vantaggio. Seggi chiusi per il referendum costituzionale. Adesso prende il via lo spoglio delle schede.  I primi exit poll (Masia per La7) danno il No fra il 55 e il 59 per cento e il sì fra il 41 e il 45 per cento.

Il ministero degli Esteri rende noto che dei 4.052.341 italiani all’estero aventi diritto al voto, hanno partecipato alla consultazione referendaria 1.251.728 elettori. Il dato corrisponde a un’affluenza del 30,89%.

 

RENZI PARLERÀ VERSO MEZZANOTTE. A quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi il Presidente del Consiglio Matteo Renzi parlerà intorno alla mezzanotte nella Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi.

 

AFFLUENZA BOOM ALLE 19. Affluenza boom al referendum costituzionale per dire sì o no alla riforma dei 47 articoli della Costituzione proposta dal governo Renzi e approvatab a maggioranza semplice dal Parlamento. Alle 19 ha votato in Italia il 57,2% degli aventi diritto. Nell’ultimo referendum confermativo, quello 2006 sulla riforma costituzionale del governo Berlusconi fu del 52,4 a chiusura seggi. Trattandosi di referendum confermativo non si richiede il quorum minimo di validità del 50% più uno degli elettori come nel referendum aborgativo. Ma la soglia della metà degli aventi diritto è già abbondantemente superata ed è destinata a crescere fino alle 23 quando si chiudono le urne in Italia e sarà resa nota l’affluenza del voto all’estero che, secondo le indiscrezioni di stampa non smentite dei giorni scorsi è anch’essa da record: oltre il 40%.

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