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"L'Italia spende 3,5 miliardi per la galleria e la Francia 2,4. Questo nonostante la Francia abbia 45 km di proprietà della galleria su 57". Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, a Milano per un sopralluogo alla sala operativa di RFI, spiega che ha ha dato questi numeri al presidente del Consiglio Giuseppe Conte prima del bilaterale con Manuel Macron e sottolinea: "L'Italia non può pagare più della Francia" per il tunnel di base.video di Andrea LattanziLe cifre del ministro sono esatte, ma le ragioni del diverso impegno di Francia e Italia vengono spiegate da Paolo Griseri, il giornalista che si occupa di Tav da anni per Repubblica. "Che Italia e Francia abbiano diviso in modo non eguale la spesa per il tunnel di base della Torino-Lione è un fatto ampiamente noto. Secondo l'accordo del 2012 tra i due Paesi infatti l'Italia pagherà il 35% della galleria e la Francia il 25. Il rimanente 40 sarà a carico dell'Unione Europa. Toninelli si indigna perché il lato italiano della galleria è lungo 12 chilometri mentre il tratto in territorio francese è lungo 45 chilometri. Perché l'Italia che scava di meno, paga di più? Non c'è alcuna stranezza: l'Italia paga di più le spese della galleria perché paga di meno la tratta nazionale. Tra Torino e l'imbocco del tunnel ci sono circa 60 chilometri. Tra Lione e l'imbocco della galleria i chilometri che devono costruire i francesi sono invece 180. Ora l'Italia spera che aumentando l'Unione Europea la sua partecipazione dal 40 al 50%, l'aumento della contribuzione di Bruxelles finisca tutto all'Italia, sempre che la Francia accetti." "Quando Toninelli parla di 'definanziamento' - sottolinea Griseri -  non fa riferimento all'Europa ma ai risparmi programmati dalla Francia sulla sua tratta nazionale. Se dunque la Francia spende meno secondo l'Italia bisogna riequilibrare anche le spese di Roma e Parigi sul tunnel di base. Una trattativa commerciale insomma, dando per scontato che la Tav si fa".

Tav, Toninelli: "L'Italia spende più della Francia per il tunnel". Ecco qual è la verità.

"L'Italia spende 3,5 miliardi per la galleria e la Francia 2,4. Questo nonostante la Francia abbia 45 km di proprietà della galleria su 57". Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, a Milano per un sopralluogo alla sala operativa di RFI, spiega che ha ha dato questi numeri al presidente del Consiglio Giuseppe Conte prima del bilaterale con Manuel Macron e sottolinea: "L'Italia non può pagare più della Francia" per il tunnel di base.video di Andrea LattanziLe cifre del ministro sono esatte, ma le ragioni del diverso impegno di Francia e Italia vengono spiegate da Paolo Griseri, il giornalista che si occupa di Tav da anni per Repubblica. "Che Italia e Francia abbiano diviso in modo non eguale la spesa per il tunnel di base della Torino-Lione è un fatto ampiamente noto. Secondo l'accordo del 2012 tra i due Paesi infatti l'Italia pagherà il 35% della galleria e la Francia il 25. Il rimanente 40 sarà a carico dell'Unione Europa. Toninelli si indigna perché il lato italiano della galleria è lungo 12 chilometri mentre il tratto in territorio francese è lungo 45 chilometri. Perché l'Italia che scava di meno, paga di più? Non c'è alcuna stranezza: l'Italia paga di più le spese della galleria perché paga di meno la tratta nazionale. Tra Torino e l'imbocco del tunnel ci sono circa 60 chilometri. Tra Lione e l'imbocco della galleria i chilometri che devono costruire i francesi sono invece 180. Ora l'Italia spera che aumentando l'Unione Europea la sua partecipazione dal 40 al 50%, l'aumento della contribuzione di Bruxelles finisca tutto all'Italia, sempre che la Francia accetti." "Quando Toninelli parla di 'definanziamento' - sottolinea Griseri - non fa riferimento all'Europa ma ai risparmi programmati dalla Francia sulla sua tratta nazionale. Se dunque la Francia spende meno secondo l'Italia bisogna riequilibrare anche le spese di Roma e Parigi sul tunnel di base. Una trattativa commerciale insomma, dando per scontato che la Tav si fa".

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