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Dopo l'arresto del presidente del Consiglio comunale di Roma Marcello De Vito per corruzione, una nuova tegola si è abbattuta sulla maggioranza grillina che regge la giunta della sindaca Virginia Raggi. L'indagine, sempre per corruzione, ai danni del dimissionario assessore allo sport Daniele Frongia, considerato un fedelissimo della stessa Raggi, non ha però provocato la stessa reazione toccata a De Vito, espulso dal M5s a tempo di record da Luigi Di Maio. "Frongia? Bisogna vedere cosa vuole dire un'indagine per corruzione. Al momento non abbiamo elementi per vedere se è stato commesso un reato", mette le mani avanti Andrea Coia. "Differenza di trattamento con De Vito? Non voglio entrare nel merito - si difende Cristiana Paciocco - Non sarebbe comunque giusto fermarsi per questo, noi andiamo avanti". Ma non tutti sono dello stesso avviso e le inchieste giudiziarie portano a galla le prime crepe "Non lo so se andremo avanti, non lo so", confessa Teresa Maria Zotta. di Francesco Giovannetti

Roma, consiglieri M5s tra smarrimento e speranze: "Frongia? Andiamo avanti lo stesso"

Dopo l'arresto del presidente del Consiglio comunale di Roma Marcello De Vito per corruzione, una nuova tegola si è abbattuta sulla maggioranza grillina che regge la giunta della sindaca Virginia Raggi. L'indagine, sempre per corruzione, ai danni del dimissionario assessore allo sport Daniele Frongia, considerato un fedelissimo della stessa Raggi, non ha però provocato la stessa reazione toccata a De Vito, espulso dal M5s a tempo di record da Luigi Di Maio. "Frongia? Bisogna vedere cosa vuole dire un'indagine per corruzione. Al momento non abbiamo elementi per vedere se è stato commesso un reato", mette le mani avanti Andrea Coia. "Differenza di trattamento con De Vito? Non voglio entrare nel merito - si difende Cristiana Paciocco - Non sarebbe comunque giusto fermarsi per questo, noi andiamo avanti". Ma non tutti sono dello stesso avviso e le inchieste giudiziarie portano a galla le prime crepe "Non lo so se andremo avanti, non lo so", confessa Teresa Maria Zotta. di Francesco Giovannetti

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