<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Ezio Mauro, editoralista de La Repubblica, e <a href="https://video.repubblica.it/politica/l-uomo-bianco-ezio-mauro-da-rosarno-a-macerata-cosi-la-paura-ci-ha-trasformati/316603/317233?video">autore del libro "L'uomo bianco"</a> (che ripercorre anche la storia di <a href="https://www.repubblica.it/cronaca/2018/02/03/news/macerata_luca_traini-187950304/">Luca Traini</a>), commenta <a href="https://www.repubblica.it/esteri/2019/03/15/news/nuova_zelanda_attacco_in_un_moschea_decine_di_morti-221589586/?ref=RHPPBT-BL-I0-C12-P1-S1.12-T1">la strage nelle moschee di Christchurch</a>, in Nuova Zelanda, compiuta da un commando di quattro persone guidate da un ventottenne australiano, Brenton Tarrant che nel live dell'attacco si descrive come "un normale uomo bianco", e che insieme agli alti attentatori ha scritto sui caricatori delle armi anche il nome di Traini. "Quali sono le analogie con Luca Traini? L'automobile, la musica a palla, le armi, la preparazione, come se fosse un fatto puramente tecnico - spiega Ezio Mauro -, il baule dell'auto aperta con i fucili, e poi l'attentato e la rivedicazione. Tutto questo ci deve far riflettere: fomentare l'odio verso gli immigrati, legare abusivamente il problema degli immigrati a quello della sicurezza e addirittura all'incolumità dei cittadini, parlare impropriamente di invasione, è qualcosa che può eccitare le menti più esposte a un contagio di questo tipo, la poltica dovrebbe riflettere, esercitare la responsabilità".

Strage Nuova Zelanda, Ezio Mauro: "Da Traini a Tarrant l'internazionale suprematista"

Ezio Mauro, editoralista de La Repubblica, e autore del libro "L'uomo bianco" (che ripercorre anche la storia di Luca Traini), commenta la strage nelle moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, compiuta da un commando di quattro persone guidate da un ventottenne australiano, Brenton Tarrant che nel live dell'attacco si descrive come "un normale uomo bianco", e che insieme agli alti attentatori ha scritto sui caricatori delle armi anche il nome di Traini. "Quali sono le analogie con Luca Traini? L'automobile, la musica a palla, le armi, la preparazione, come se fosse un fatto puramente tecnico - spiega Ezio Mauro -, il baule dell'auto aperta con i fucili, e poi l'attentato e la rivedicazione. Tutto questo ci deve far riflettere: fomentare l'odio verso gli immigrati, legare abusivamente il problema degli immigrati a quello della sicurezza e addirittura all'incolumità dei cittadini, parlare impropriamente di invasione, è qualcosa che può eccitare le menti più esposte a un contagio di questo tipo, la poltica dovrebbe riflettere, esercitare la responsabilità".

Altri video