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L'assalto mortale alla gioielleria di Nanto

L'arrivo di una Renault Laguna davanti alla gioielleria di Robertino Zancan, a Ponte di Nanto. Quattro uomini a volto coperto che assaltano con mazze e picconi la porta blindata. All'interno c'è un quinto complice, che si era finto un cliente. Con lui la commessa, Genny, che alla vista dei banditi ha avuto la prontezza di bloccare le porte. Tre minuti drammatici. Sono quelli che precedono la sparatoria, costata la vita ad uno dei rapinatori, Albano Cassol, raggiunto da un colpo di fucile sparato dal benzinaio Graziano Stacchio. Tre minuti lunghissimi, ripresi dalle telecamere della gioielleria di Zancan.

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