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La sua storia è come le tante delle persone che nel giorno di apertura delle domande per il reddito di cittadinanza si mettono in fila in uffici postali e caf di tutta Italia. Ma Giuseppe, genovese, ex operaio edile di 47 anni con due figli e disoccupato da quattro anni, scuote la testa: "Faccio domanda perché è un'opportunità e io sono disperato - racconta fuori dalle Poste di piazza Cavour - Ma l'idea del reddito di cittadinanza non mi convince fino in fondo: se me lo concederanno mi sentirò in colpa nei confronti delle persone che lavorano, magari con contratti a chiamata, e guadagnano meno. Spero che mi aiutino a tornare a lavorare il prima possibile". di Giulia Destefanis

Reddito di cittadinanza, l'imbarazzo dell'operaio genovese: "Mi sento in colpa per chi lavora e guadagna meno"

La sua storia è come le tante delle persone che nel giorno di apertura delle domande per il reddito di cittadinanza si mettono in fila in uffici postali e caf di tutta Italia. Ma Giuseppe, genovese, ex operaio edile di 47 anni con due figli e disoccupato da quattro anni, scuote la testa: "Faccio domanda perché è un'opportunità e io sono disperato - racconta fuori dalle Poste di piazza Cavour - Ma l'idea del reddito di cittadinanza non mi convince fino in fondo: se me lo concederanno mi sentirò in colpa nei confronti delle persone che lavorano, magari con contratti a chiamata, e guadagnano meno. Spero che mi aiutino a tornare a lavorare il prima possibile". di Giulia Destefanis

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