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Al termine dell'audizione di Giovanni Tria sul Def davanti alle commissioni parlamentari, il ministro dell'Economia é stato protagonista di uno scambio acceso con il deputato di Forza Italia Renato Brunetta. Brunetta ha chiesto al ministro cosa succederebbe se lo spread toccasse quota 400 punti nel momento in cui il parlamento dovrà votare il documento che contiene le stime economiche su cui si basano le misure della prossima manovra economica. "Non rispondo su un'ipotesi", ha replicato Tria che poi ha continuato per diversi minuti la sua argomentazione. I cronisti che seguivano l'audizione sullo schermo interno di Montecitorio, però, hanno potuto osservare solo l'animato gesticolare del ministro ma non ascoltarne le parole. Il presidente della commissione Bilancio della Camera Borghi che presiedeva la seduta, infatti, ha preso l'iniziativa e spento il microfono di Tria. Un episodio che a molti giornalisti ha ricordato il precedente della conferenza stampa a palazzo Chigi dopo l'approvazione del Def, quando il ministro dell'Economia fu sottratto alle domande della stampa da parte dalla storica addetta stampa di Salvini, Iva Garibaldi. di Marco Billeci

Manovra, Tria sbotta con Brunetta: "Non rispondo su ipotesi". E Borghi spegne il microfono al ministro

Al termine dell'audizione di Giovanni Tria sul Def davanti alle commissioni parlamentari, il ministro dell'Economia é stato protagonista di uno scambio acceso con il deputato di Forza Italia Renato Brunetta. Brunetta ha chiesto al ministro cosa succederebbe se lo spread toccasse quota 400 punti nel momento in cui il parlamento dovrà votare il documento che contiene le stime economiche su cui si basano le misure della prossima manovra economica. "Non rispondo su un'ipotesi", ha replicato Tria che poi ha continuato per diversi minuti la sua argomentazione. I cronisti che seguivano l'audizione sullo schermo interno di Montecitorio, però, hanno potuto osservare solo l'animato gesticolare del ministro ma non ascoltarne le parole. Il presidente della commissione Bilancio della Camera Borghi che presiedeva la seduta, infatti, ha preso l'iniziativa e spento il microfono di Tria. Un episodio che a molti giornalisti ha ricordato il precedente della conferenza stampa a palazzo Chigi dopo l'approvazione del Def, quando il ministro dell'Economia fu sottratto alle domande della stampa da parte dalla storica addetta stampa di Salvini, Iva Garibaldi. di Marco Billeci

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