Il “vicentino” Galovic conquista la Davis con la maglia croata
La Croazia conquista la Coppa Davis 2018 al termine della vittoriosa finale disputata a Lille contro la Francia, vinta per 3-1. A sollevare la mitica insalatiera d'argento che l’Italia ha vinto solo una volta nella storia, nel lontano 1976, c’è anche il ventottenne “vicentino” Viktor Galovic, quasi sempre presente quest’anno nella rappresentativa croata di Coppa Davis e schierato anche in singolare contro il Canada. Per alcune stagioni in forza al Tennis Montecchio e grande artefice della promozione dalla serie B alla serie A2, nel 2012, Galovic fu al centro della nota vicenda legata al suo tesseramento. Il circolo castellano lo aveva schierato come italiano accanto allo spagnolo Gorka Fraile, ma per questo subì poi un'inchiesta federale e una condanna perchè Galovic in realtà all’epoca (non oggi che ha la doppia cittadinanza) aveva passaporto croato pur vivendo in Italia fin da bambino. E per regolamento nel campionato a squadre non si può schierare più di uno straniero. A portare Galovic al Montecchio era stato il coach vicentino Stefano Orso, che dal 2011 al 2013 ha allenato a Vicenza (sui campi del Ferrari e dei Comunali) per lunghi periodi in collaborazione con il Tennis Club Bra di Massimo Puci. A denunciare il fatto alla Procura il fatto che portò alla condanna di Galovic e del Montecchio fu un altro vicentino, Andrea Ostuzzi. Senza ombra di dubbio un po’ del merito della vittoria dell'ex giocatore castellano in Coppa Davis con la Croazia, è anche suo. Non fosse venuta alla luce la vicenda, Galovic sarebbe rimasto italiano (perché il giocatore stesso ha dichiarato a più riprese di sentirsi molto più italiano che croato) e non sarebbe andato a giocare per la Croazia. Ora, come è noto, la Coppa Davis cambia pelle. Niente più match al meglio dei cinque set, ma sulla distanza dei tre parziali, partite su due giorni con i primi due singolari al venerdì e doppio dopo gli altri due singolari al sabato. A febbraio si giocherà un turno di qualificazione con 24 nazioni, poi finali in sede unica. •