Mattiello è l'atleta dell'anno
I veterani dello sport hanno scelto l'atleta del 2014. È il giovane Riccardo Mattiello, stella della canoa. Il presidente Claudio Pasqualin premierà in marzo (luogo e data verranno comunicati in seguito) il sedicenne atleta del canoa club Vicenza, e questo premio, Riccardo non lo sa (o forse non vorrebbe saperlo) ha un significato speciale. È un dato di fatto che chi ottiene il premio di atleta dell'anno abbia una ricca carriera sportiva davanti. Ricca di soddisfazioni, s'intende. Il pilota Davide Rigon, i ciclisti Filippo Pozzato e Tatiana Guderzo, gli atleti Paolo Dal Soglio e Matteo Galvan, tanto per citarne alcuni, hanno beneficiato eccome di questo premio.
Riccardo Mattiello pratica la discesa fluviale (kayak). Ha iniziato quattro anni fa e galeotta è stata Festambiente, che gli ha dato modo di innamorarsi della disciplina. Da quel momento la scalata è stata rapida, impetuosa. Come il “suo” fiume. Ecco i risultati più importanti ottenuti tra il 2012 e il 2013. Campione italiano di maratona fluviale Vigevano-Pavia e bronzo all'Adige marathon (world series); primo posto nella gara nazionale sprint e nella classica (coppa Italia Primavera); terzo nel campionato italiano junior (gara classica) a Vipiteno; campione tricolore nella gara classica Ferentillo-Arrone (Terni); campione italiano nel 2013 alla Vigevano-Pavia e medaglia d'oro all'Adige marathon; quinto nel campionato italiano velocità (Idroscalo di Milano); primo nella gara nazionale Surfski all'isola del Giglio, categoria junior kayak biposto.
Riccardo Mattiello, oltre ad essere un ragazzo determinato e preciso nello sport e nella vita di tutti i giorni, è molto bravo a scuola. Frequenta con profitto la terza al liceo Quadri, tanto che alla fine del primo e del secondo anno ha ricevuto un encomio del Preside Edoardo Adorno. A volte sono i geni di mamma e papà, altre volte mamma e papà non c'entrano nulla.
Il pagaiatore di Marola, che è allenato da Stefano Cicciù in collaborazione con Andrea Giacoppo, ha scoperto da solo l'amore per la canoa e per il fiume. Anna Filippi, la mamma, non ha dubbi: «io e mio marito, piuttosto, siamo tipi da montagna».
Cicciù, che segue Riccardo dal 2009, ne parla così: «dal punto di vista tecnico non ha una vera e propria caratteristica che lo rende esageratamente migliore degli altri. É proprio questo suo essere "completo" in tutte le abilità che lo rende migliore degli avversari. Il suo punto forte è la resistenza. Sotto il profilo caratteriale è una macchina, è un ragazzo determinato e sa che per continuare ad emergere deve impegnarsi e lottare. Difficilmente salta un allenamento... è un atleta vero, che osserva una vita regolata e che fa del sacrificio, della forza di volontà e dell'impegno i suoi cavalli di battaglia».
I veterani lo premieranno con la speranza di portargli fortuna. Quest'anno l'appuntamento clou sarà l'europeo junior di discesa a Banja Luka, in Bosnia, dal 14 al 20 luglio. L'altro impegno di rilievo è il campionato italiano junior e under 23 di discesa.