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MARANO

Auto fracassate
e furti, stazione
in mano ai ladri

Lasciare macchine, bici o moto è davvero rischioso. A una studentessa hanno smontato addirittura la portiera per riuscire ad asportare il finestrino
La stazione di Marano
La stazione di Marano
La stazione di Marano
La stazione di Marano

Un luogo isolato, auto e bici lasciate incustodite per ore e ore, l'oscurità che nel pomeriggio avvolge la strada. Alla stazione di Marano le condizioni per garantire ai ladri l'anonimato e la tranquillità nel mettere a segno i loro colpi ci sono davvero tutte, tanto che nelle ultime settimane si sono susseguite le segnalazioni di furti avvenuti nell'area esterna dello scalo ferroviario. In particolare, i ladri stanno prendendo di mira le vetture parcheggiate lungo la strada d'accesso alla stazione, dalle quali fanno sparire non solo oggetti di valore ma anche vetri, specchietti, accessori e navigatori. Anche le bici incatenate alla staccionata non vengono risparmiate durante questi raid: se i malviventi non riescono a tagliare il lucchetto e a prelevarle, allora ne rubano alcuni pezzi come le ruote, le selle o i manubri. Una situazione che sta esasperando i pendolari locali, soprattutto studenti universitari che utilizzano il treno tutti i giorni, i quali vivono con ansia il momento del rientro in stazione, spaventati dall'idea di ritrovarsi l'auto o la bici devastata dai vandali. «A me poco tempo fa i ladri hanno completamente divelto la portiera dell'auto», racconta una delle vittime, studentessa universitaria che usa il treno quattro giorni a settimana per seguire le lezioni a Padova. «Come tutte le mattine - continua la ragazza - ho parcheggiato l'auto all'esterno della stazione, che tra l'altro si presenta in totale stato di abbandono con una strada dissestata e piena di buche. Quando, intorno alle 20, sono rientrata a Marano ho avuto la brutta sorpresa; qualcuno aveva forzato la mia auto e staccato letteralmente la portiera dalla struttura dell'auto. Credo che l'obiettivo fosse quello di rubarmi il finestrino, perché la guarnizione attorno al vetro era stata totalmente divelta. Oltretutto all'interno non lascio mai nulla perché di questi tempi non si sa mai cosa può far gola a un ladro». Ma la giovane studentessa non è stata l'unica a ritrovarsi con la macchina devastata, come spiega lei stessa: «Un signore anziano sceso assieme a me quella sera alla stazione di Marano, ha trovato il finestrino dell'auto sfondato: qualcuno gli aveva rubato il telepass, l'autoradio e pochi spiccioli. Sfogandomi con amici e conoscenti ho scoperto che sempre più spesso avvengono questi episodi di vandalismo all'esterno della stazione. Mi chiedo allora perché il Comune non aumenti i controlli o non installi un sistema di videosorveglianza. Anche l'illuminazione lungo la strada è scarsa: io quando arrivano la sera tardi sinceramente ho paura a percorrere a piedi quei pochi metri che separano i binari dall'auto».

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