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«Irresponsabile dire sì»

La corsa olimpica
di Roma è finita
Raggi, no ai Giochi

Il sindaco di Roma Virginia Raggi
Il sindaco di Roma Virginia Raggi
Il sindaco di Roma Virginia Raggi
Il sindaco di Roma Virginia Raggi

ROMA. «Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: è da irresponsabili dire sì alla candidatura» di Roma alle Olimpiadi del 2024. Con queste parole il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha annunciato il no del Comune alla candidatura. «Non ipotechiamo il futuro di Roma - ha spiegato - significherebbe assumere altri debiti per i romani e per gli italiani, non ce la sentiamo». Poi ha rincarato: «No alle Olinmpiadi del mattone, assolutamente no».

 

«Le Olimpiadi sono un assegno in bianco che firmano le città ospitanti: ciò lo dice l’Università di Oxford in uno studio - ha aggiunto -. Le Olimpiadi sono un sogno che diventa incubo. Non abbiamo dati di Rio ma abbiamo negli occhi le immagini degli abitanti di Rio. Le OLimpiadi servono ai comitati d’affari non ai cittadini, noi siamo per lo sport ma non per queste Olimpiadi».

 

Prima dell'annuncio era saltato il programmato incontro in Campidoglio con il presidente del Coni Giovanni Malagò e il comitato organizzatore di Roma 2024. «Ce ne andiamo perchè 35 minuti di attesa sono troppi». È stato lo stesso Malagò a spiegare l’inaspettato epilogo di quello che doveva essere l’incontro chiarificatore sulla posizione del sindaco di Roma Virginia Raggi sulla candidatura italiana ai Giochi del 2024. «Abbiamo stravolto le nostre agende per essere puntuali - spiega il n.1 dello sport italiano - e per più di mezz’ora abbiamo aspettato... è troppo». «Ho avuto un contrattempo - ha poi spiegato Virginia Raggi - ho fatto qualche minuto di ritardo. Mi dispiace che il presidente, anche se lo ho fatto avvisare che stavo ormai arrivando, abbia preferito andare via».

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